Le square, di Marguerite Duras. La solitudine del presente.

Questa volta non voglio parlare di una lettura recente, ma di una fatta tanto tempo fa, il cui ricordo non è sbiadito nella mia memoria, nonostante il testo fosse in francese (mi pare sia ancora inedito in Italia). Lo considero un po’ uno di quei libri che “ti cambiano la vita”. O, per non usare un’espressione così grossa, almeno uno di … Continua a leggere

Un treno per “Il paese delle nevi”. Riflessioni sul romanzo di Yasunari Kawabata

  “Campi deserti – la luce delle stelle – sui bucaneve.” Potrò mai prenderlo questo treno e arrivare anch’io al pese delle nevi? Ho ritrovato il libro tra i mille di una vecchia biblioteca. Le pagine sono ingiallite, qua e là delle macchie più intense. Kawabata è uno scrittore della mia giovinezza, e allora ho cominciato a rileggerlo per vedere che … Continua a leggere

Viaggi di un giorno. Cronaca di un capodanno

E veniamo ora a parlare del Capodanno. Già il suo nome reca un inganno. Puoi leggere capo d’anno (inizio di anno) ed è la lettura ortodossa, canonica, quella a cui siamo abituati. Ma lo possiamo leggere anche in altro modo, sopprimendo l’apostrofo, e allora avremo Capo Danno, inizio del danno. Insomma non siamo messi bene con questo nome. L’inganno non … Continua a leggere