La promessa dell’alba di Romain Gary, un altare per la madre

In qualità di Bibliosaura devo essere attenta anche a tutti i movimenti, le sensazioni, legate alla lettura. Al perché appassionarsi a un autore piuttosto che a un altro, o a un libro piuttosto che a un altro…. Quanto incide l’emozione, lo stato d’animo del momento, su ciò che leggiamo? E quanto la capacità di un testo di far risuonare corde nascoste, dimenticate?
Tutto questo per parlare di un libro – La promessa dell’alba di Romain Gary – che mi ha letteralmente travolta, presa fin nel profondo delle viscere fino all’ultima pagina, all’ultimo punto. Dopo, sono rimasta a lungo nell’atmosfera della narrazione, felice di aver trovato un testo tanto affascinante e disperata per averlo finito così in fretta.
La promessa dell’alba è la storia di un amore primigenio, quello tra madre e figlio, un amore straordinario che sorregge la vita del protagonista portandolo a realizzare tutte le promesse e i desideri di riscatto che avevano aiutato la madre a sopportare una vita di fughe, povertà e privazioni. È una storia di profughi in una Europa tra due guerre, la storia di una speranza violenta – per dirla con le parole di Apollinaire – che trova la sua strada per realizzarsi nel mondo, la storia di un delirio che diventa realtà in maniera quasi inavvertita, la storia di un grande amore per la Francia che alla fine ricambia in pieno la fiducia.
Romain Gary narra questa storia con l’emozione del bambino che crede ciecamente all’adulto e con lo stupore divertito dell’adulto che non si capacita di come le cose siano veramente andate nella direzione sognata dalla madre nei suoi deliri. Questo doppio registro dona al racconto una intensità straordinaria, lo pone a un livello narrativo superiore rispetto ad altri libri dello stesso autore. Ho cercato la stessa intensità, lo stesso linguaggio convulso, stupito, divertito, ma senza ritrovarli.
Perciò mi chiedo quali corde abbia toccato in me questo libro, cosa mi abbia veramente raccontato. O forse è il come ad avermi affascinata. O entrambe le cose. La capacità di esprimere tutto l’esprimibile, di dare spazio a tutto il materiale emotivo legato alla madre senza tradirlo con la razionalità dell’adulto. E di recuperare la dimensione della figura materna in tutta la sua mitica grandezza.

La promessa dell’alba di Romain Gary, un altare per la madreultima modifica: 2018-04-13T11:26:28+02:00da bibliosaura
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