Attempate sirene (Ultimo racconto per Sara)

Sono distesa sulla mia stuoia da yoga sotto un albero del parco vicino casa. Al momento è la soluzione più fresca, in questa estate che comincia a farsi minacciosa già a fine giugno. Sono qui a guardare il cielo attraverso le fronde del melograno, individuando tra i rami qualche frutto, ancora acerbo, che risalta più scuro sul verde squillante delle … Continua a leggere

Cercando Euridice. Un racconto per il giorno dei morti.

Era il primo novembre, le cinque del pomeriggio, ma sembrava notte fonda. Faceva buio da almeno un’ora e il cielo plumbeo buttava giù pioggia a rovesci. I fari del camion illuminavano una strada di campagna solitaria e desolata. Ai bordi, ombre vaghe al posto dei soliti alberi. Luca aveva fretta di arrivare a casa. Viaggiava senza sosta da tre giorni … Continua a leggere

Bruxelles Liquidation Totale. Un viaggio di 25 anni fa

Sempre tra vecchi file dimenticati ho ritrovato questo testo scritto nel corso di un viaggio nelle Fiandre. Bruges e Gand, inseguendo Jacques Brel, e Bruxelles, perché era lì vicino… L’esperienza fu incredibile. Bruges e Gand ferme nel loro passato, Bruxelles in metamorfosi totale. Vecchi quartieri completamente rasi al suolo per la costruzione della nuova capitale europea, vetro e acciaio scintillante. … Continua a leggere

Viaggi di un giorno. Porquerolles

Questo è un viaggio e allo stesso tempo un racconto. Il racconto di un viaggio di tanto tempo fa, in cui si sono insinuati, quasi prepotentemente, dei personaggi. Ricordo il vento, il profumo dei pini, del mare, la coppia di innamorati sul traghetto. E come la storia ha preso forma mentre tornavo a casa. “Quel mattino Angèle sentiva una piccola … Continua a leggere

Viaggi – Marsiglia à jamais

Sono arrivata a Marsiglia la prima volta in auto, al tramonto, dall’autoroute du Soleil. L’ultimo sole di luglio incendiava nuvole e tetti, e l’automobile attraversava strade e strade in discesa, finché non ha incontrato un ostacolo naturale alla sua corsa: il mare. Un mare appena intravisto tra le gli scafi e gli alberi che ondeggiavano al vento nel Vieux Port. … Continua a leggere

Frammenti di un’epopea suburbana, ovvero avventure di una pendolare

Questi frammenti sono vecchiotti, ormai le cose vanno un po’ meglio sui nostri autobus, che hanno persino cambiato nome. Ma la domanda fatidica: “Passerà? Non passerà? E’ già passato?” è sempre lì, ad ogni fermata e ogni attesa, in agguato. 29 settembre Mi piace viaggiare in autobus. Ho usato l’auto per tutta la vita, ma adesso posso prendere la vita … Continua a leggere

L’albero di Giuda, o una primavera di 1984 anni fa

L’albero più splendido della primavera, coi suoi grappoli rosa fucsia aggrappati ai rami scuri, è il cerquim siliquastrum, o siliquastro, più comunemente conosciuto come albero di Giuda. E’ davvero un peccato che un albero così bello, dalla fioritura eclatante e duratura, sia rimasto legato al ricordo di un evento tanto efferato – almeno così è stato nei racconti del catechismo – … Continua a leggere

Un Viaggio (tra Coperchia e il Nord)

  Questa sera, scendendo da sola in auto verso il mare (voi siete partiti da giorni, io cerco come posso di ingannare l’assenza) – verso la città di mare, nascosta dietro una fila sottile di colline – giusto a metà strada, all’incrocio, proprio là dove la via si restringe di molto, e c’è una curva – ho incontrato l’autobus, il … Continua a leggere

Viaggi di un giorno. Gli Alburni

Il massiccio degli Alburni è un grande cetaceo addormentato, arenato sulla piana al tempo mitico delle grandi maree e lì pietrificato, con la testa avvolta nelle nuvole ma orientata verso il nord, verso le grandi distese di ghiaccio ormai irraggiungibili. Un cetaceo così grande che le scaglie rugose del dorso accolgono ghiacci e ospitano faggete sterminate attraversate da sentieri e … Continua a leggere

Un treno per “Il paese delle nevi”. Riflessioni sul romanzo di Yasunari Kawabata

  “Campi deserti – la luce delle stelle – sui bucaneve.” Potrò mai prenderlo questo treno e arrivare anch’io al pese delle nevi? Ho ritrovato il libro tra i mille di una vecchia biblioteca. Le pagine sono ingiallite, qua e là delle macchie più intense. Kawabata è uno scrittore della mia giovinezza, e allora ho cominciato a rileggerlo per vedere che … Continua a leggere