Stoner – reecensione

Ho letto Stoner. È incredibile il modo in cui questo libro, che può apparire noioso e lento, ti trascini fino all’ultima pagina come in una deriva. il personaggio di Stoner ci si Immagina che debba un certo punto ribellarsi al suo carattere, all’autore che lo vuole così. invece no, accetta sempre tutto senza mai ribellarsi accetta le angherie della moglie accetta le cattiverie dei colleghi e sembra vivere soltanto nel mondo della grammatica nel mondo della scrittura nel mondo delle regole che come la musica sembrano avere una loro interna Armonia che lo consola. Eppure c’è qualcosa che non mi convince in tutto questo. il punto di vista del protagonista preso come assoluto ma in terza persona rende il personaggio quasi alieno, altro, lontano come se fosse immerso in un continuo soliloquio in un discorso interiore in cui gli altri riescono soltanto brevemente ad entrare e poi anche un problema di linguaggio del testo, un uso forse un po’ eccessivo di descrizioni fisiche, di aggettivazioni come se diciamo l’autore prendesse partito per l’uno o per l’altro dei personaggi. Per il resto concordo sulla bellezza anche sulla necessità di raccontare di un personaggio mediocre, un personaggio oscuro con una sua scintilla interiore incomunicabile al mondo esterno, un uomo senza guizzi e senza attrazione, una sorta di antieroe.

Stoner – reecensioneultima modifica: 2020-06-15T19:39:57+02:00da bibliosaura
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