viaggi di un giorno: Roma

 

chimera 3 poesia su roma–          Regarde, la ville ancienne…

(il suo scheletro, la città fantasma)

–          – Before leaving I want to see it all!

         (sui vecchi selciati il palinsesto della Storia continuamente si aggiorna)

Al passaggio dei mezzi pesanti tremano le vecchie pietre

In bilico al crinale del passato

Fisso le murate dell’Alessandrino coloro d’argilla e deserto

E dalle pieghe del tempo si fanno più vicine

La madre e la sorella di Ben Hur nelle loro bende di lebbra…

It’s moving – dice qualcuno alle mie spalle, mentre contemplo

Dalla salita Tarpea la distesa dei Fori

E l’alemanna in età da marito consegna alla foto

Il suo sorriso mortale su sfondo di eternità

                                                               (ma la visione è disturbata da un persistente odore

Di merda di cavallo)

Intanto tra Torre Argentina e Trastevere, sul tram n. 8

Il piccolo suonatore slavo strappa note dolenti alla sua fisarmonica

E piange

perché tutti fingono di non sentire la musica, e la tazza

degli spiccioli è vuota.

E poiché nessuno lo paga, il bambino

Cerca conferme con gli occhi*

*(alla propria esistenza)

E sfrena la sua fisarmonica

nell’ultima fatale danza tzigana prima del terminus.

 L’obliteratrice sputa fuori il biglietto, la spia

rossa si accende

 Guardiamo con sospetto la giovane astigmatica

Dal capo velato di nero, per timore

Che estragga la pistola a bolle di sapone e ci

Spari tutti

Mentre è ancora in corso la digestione del dolce kasher

Farcito di uva passa, canditi e mosto cotto.

Su un cimitero di vittime di purghe staliniane passerà un’autostrada

(La moglie di Krushov mi ricorda

Stranamente mia nonna, vecchia montanara.)

In controluce un bambino scalzo lancia una pietra

Contro un carro armato

–          Ancora Davide contro Golia

(il palinsesto della Storia continuamente si aggiorna)

Il proprietario del giornale si accorge che sbircio

Le notizie, ma un grido – Capolinea! – e siamo espulsi tutti

Insieme, vomitati quasi

Sui resti di antichi edifici a destinazione ignota.

Dormiremo all’albergo Mille Stelle,  nelle Terre di Mezzo

Non temere mia sposa

Anche se non comprendi, anche se non lo vuoi

(questa è la vera news)

Partorirai la Storia

Roma ottobre 2001. Poesia pubblicata nel febbraio 2002 sulla fanzine “La Chimera”.chimera3poesia-su-roma2

viaggi di un giorno: Romaultima modifica: 2016-11-09T11:40:21+01:00da bibliosaura
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