Last Minute

  Stiamo diventando tutti last minute. La cosa non riguarda soltanto aerei, treni, vacanze. Anche incontri, appuntamenti, uscite insieme slittano continuamente e impercettibilmente verso il segno di una provvisorietà e di un’incertezza che un po’ disorienta.  Disdette improvvise di impegni già presi, inviti all’ultimo minuto, che vengono rifiutati o accettati mentre ci si prepara per un altro appuntamento,  aprono e chiudono … Continua a leggere

La nostra tecnologia quotidiana. 2

Quando, tanti anni fa, partivo per un viaggio, ed era sempre abbastanza lontano, già varcare la soglia di casa e chiudersi la porta alle spalle significava essere lontani, staccati da tutti e proiettati in una nuova dimensione da cui era escluso chi restava. Si partiva così. I cellulari ancora non esistevano, Non si poteva chiamare dopo un’ora per dire: “Tutto … Continua a leggere

La nostra tecnologia quotidiana.1

Non sono una nativa digitale, ma amo tanto la  tecnologia. Quella tecnologia godereccia e quotidiana che ci permette di ottenere con metodi casalinghi alti risultati: opere d’arte alla Warhol, ad esempio. La tecnologia, che doveva semplificarci la vita, ci ha riempiti di responsabilità immaginarie. Possiamo saper fare molte cose, dunque dobbiamo farle. Nel giro di una generazione sono nate e … Continua a leggere

A proposito di una domanda di Luigi, di una mostra di Sergio Vecchio e delle parole di Aldo Masullo.

C’ è una domanda di Luigi che continua a girarmi nella testa. Ci penso,  e mi chiedo quante cose  non dette  ci fossero dietro la superficie apparentemente assurda della domanda,  e, soprattutto,  cosa avrei io, cosa avremmo potuto noi rispondergli per fargli sentire che lo comprendevamo al di là delle parole,  e che volevamo davvero comunicare  con lui. La domanda … Continua a leggere

Blue Monday

Oggi è lunedì e sono triste. Le ragioni – tante e nessuna – tornare a casa dopo un viaggio anche se corto – scoprire piccoli banali tradimenti – non avere il coraggio di buttar via vecchie cose troppo piene di passato – affannarsi a fare spazio – sistemare cose che altri disfaranno – tenere molto a quel che resta di … Continua a leggere

Addio, Gabriel Garcia Marquez

Qualche mese fa lessi, da qualche parte non ricordo dove, la notizia che Gabriel Garcia Marquez era ammalato di una forma di demenza, e che vagava nella metropolitana di Parigi. Prima ancora di pensare che potesse trattarsi di un fake – come in realtà era – pensai di correre a Parigi, andarlo a cercare, portarlo a casa mia e prendermene … Continua a leggere

la gente non legge?.1.

Riflessioni su lettura e  non-lettura La frase ricorrente a proposito del rapporto che intercorre tra pubblico e  libri  è  “la gente non legge”: abusata al punto da divenire luogo comune per definire l’indifferenza del pubblico verso i temi culturali. Si parla, in effetti,  di “gente” senza chiedersi chi siano gli individui che entrano a comporre questa collettività, quali sono le … Continua a leggere